Il Parco del Delta del Po è' il
più esteso fra i Parchi Regionali, occupa
un importantissima porzione del territorio della
Regione Emilia-Romagna a partire a nord dal corso
del Po di Goro, si sviluppa sino a ricomprendere
tutto il delta storico del fiume Po e le foci di
alcuni fiumi appenninicai quali il Reno, il Lamone.
i Fiumi Uniti, il Bevano e zone umide salmastre
site lungo la costa adriatica e nell'immediato entroterra
quali la Sacca di Goro, le Valli di Comacchio, le
Piallasse Ravennati, le Saline di Cervia, le zone
umide interne di acqua dolce delle Valli di Campotto,
boschi e pinete come il Bosco della Mesola e la
Pineta di San Vitale.
Ricchissima è anche la dotazione di importanti
monumenti: l'Abbazia di Pomposa, S. Apollinare in
Classe, chiaviche e manufatti di regolamentazione
idraulica, gli stessi centri storici di Mesola,
Comacchio, Ravenna e Cervia. |
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Itinerari nel delta del Po
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L'area del Delta è attraversata da canali, scoli,
collettori; alcuni si collegano in rete tra loro, altri
si congiungono in incroci idraulici o vanno a sfociare
nei grandi fiumi, l'Adige e il Po.
Le imbarcazioni
hanno solitamente il fondo piatto e sono dipinte
nei colori più vivaci: occorre sceglierle
non solo a seconda del numero di persone ma del
luogo che si vuol visitare, anche a causa dei fondali
in continua trasformazione.
Battelli e motonavi dal diverso pescaggio organizzano
escursioni che raggiungono le zone più suggestive
del mutevole ed unico paesaggio Deltino.
Partendo dal centro di Mesola, dopo una visita al
Castello estense e al Centro di educazione Ambientale
del Parco del Delta del Po ospitato nello stesso
complesso rinascimentale, il percorso prosegue verso
la secentesca Torre dell'Abate e il vicino Bosco
della Fasanara.
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Costeggiando,
verso il mare, il Bosco di Mesola, si raggiunge
la settecentesca Torre Palù. Dirigendosi
verso la laguna, passando dal rifugio Romanina,
si arriva al centro di Goro. Un percorso che si
sviluppa sul ricamo della costa: da Mesola si costeggia
l'argine passando attorno al Bosco della Fasanara.
Scendendo verso sud, con il mare da un lato e il
Bosco planiziale di Mesola dall'altro, si giunge
a Goro.
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Arrivando fino alla foce del Po in prossimità di
Gorino - in bicicletta -
è possibile raggiungere angoli suggestivi fra le
lingue di terra che si
insinuano nella laguna.
Dal complesso abbaziale
di Pomposa, dopo un breve tratto sulla S.S. Romea
- direzione sud - si percorre la strada verso Volano.
Passando da Canneviè e dalle Valli di Porticino,
oltre il centro di Volano, si apre lo splendido
e incantevole paesaggio costiuito dalle valli Bertuzzi,
Cantone e Nuova. Attraverso la strada panoramica
Acciaioli - direzione sud - si raggiunge l'accogliente
litorale comacchiese.
La città sull'acqua si può visitare
anche in barca, con le classiche "batane". |
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Di qui parte un itinerario suggestivo, attraverso i
canali del centro storico
che raggiunge il quartiere S. Pietro. Dal canale di
Via Cavour accanto allaTorre dell'orologio , presta
invece servizio "La Comacina"; con il
percorso offerto è possibile raggiungere il Santuario
dei Cappuccini navigando lungo il canale Lombardo.
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Il Bosco della Mesola
La vegetazione del Gran Bosco è costituita prevalentemente
da specie mediterranee.
Tra queste primeggia il Leccio consociato con quercia
Farnia, Frassini, Olmi, Pioppi bianchi e Carpino
orientale.
Sono diffusi, prevalentemente nella zona a confine
con il mare, il Pino domestico e marittimo; nel
sottobosco si trovano la Fillirea, il Ligustro volgare,
il Biancospino, il Pruno spinoso, il Pungitopo,
il Cisto, la Felce aquilina e la Felce palustre.
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Di estremo interesse
la presenza di una popolazione autoctona di cervi.
Solo una porzione del bosco é aperta al pubblico
(martedì, venerdì, sabato, domenica e tutti i giorni festivi). Un percorso che si sviluppa
sul ricamo della costa: da Mesola si costeggia l'argine
passando attorno al Bosco della Fasanara. |
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